Afghanistan & Disabilità – Il punto su diritti e inclusione

L'immagine contiene titolo e sottotitolo dell'articolo: "Afganistan e disabilità: il punto su diritti e inclusione delle persone con disabilità in Afghanistan", accompagnati dall'immagine di due donne musulmane che si abbracciano, una delle quali è su una sedia a rotelle

Ora che i talebani riprendono potere a Kabul, le conseguenze per la vita quotidiana delle donne e la loro emancipazione preoccupano tutto il mondo, dopo che in questi anni molto si era fatto per favorirne l’emancipazione e l’inclusione sociale …

 

… ma cosa ne sarà invece delle persone con disabilità in Afghanistan?

 

Rispondere a questa domanda non è semplice, senza considerare prima qual’è lo stato attuale delle persone con disabilità nel paese: quanto è diffusa la disabilità in Afghanistan? Come è percepita a livello sociale? Che tipo di diritti ci sono per tutelare queste persone?

Abbiamo preparato una breve guida che offre una panoramica con dati e spunti interessanti per approfondire questo tema.

 

Sapevate per esempio che l’Afghanistan è uno dei paesi con più alta percentuale di disabilità pro capite del mondo?

Inutile dirlo, se si parla di inclusione sociale delle persone con disabilità la situazione attuale in Afghanistan non è certo rosea. Eppure in questi anni qualcosa si era mosso: dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, all’emanazione di diritti costituzionali e normativi per la loro tutela, e a seguire l’adozione di un piano nazionale sulla disabilità e di piani di sviluppo per gli sport paralimpici anche di bambine e ragazze da parte del governo afghano, le persone con disabilità cominciavano a ricevere qualche tutela in più, molte delle quali purtroppo poi di difficile attuazione sul lato pratico.

Nei commenti troverete i link ad enti e associazioni che hanno fatto molto per le persone più emarginate in Afghanistan: il nostro invito è di offrire loro il vostro supporto, anche piccolo nel caso, unendo le forze diventerà più facile far sì che tutto questo non scompaia ora ❤🙏!

1. La disabilità in Afghanistan

L’Afghanistan è uno dei paesi con la più alta percentuale di persone con disabilità al mondo.

Qualche dato:

·      Più di 1.5 milioni

->  E’ il numero di afghani con disabilità, tra acquisite e “innate”

·      80%

->  La percentuale di adulti Afghani (+18) che ha un qualche tipo di disabilità

·      5 dollari a persona

->  La cifra annuale stanziata dal Governo per far fronte ai servizi sanitari dei cittadini

 

2. Qual’è la percezione sociale della disabilità in Afghanistan?

La lingua dari ha due termini per descrivere le persone con disabilità: mayub, che indica chi è nato con una disabilità, e malul, che indica invece le persone che hanno acquisito una disabilità durante la loro vita.

La società afghana sembra avere approcci diversi nei due casi, mostrandosi più comprensiva verso i malul (cfr.rapporto “Afghan perception on Disability“).

La tendenza generale in Afghanistan è comunque quella di ignorare le persone con disabilità, oppure bullizzarle con violenza, sia verbale che fisica, in quanto tendenzialmente considerate persone “a metà”, non complete, e quindi non pienamente utili alla società.

 

3. Diritti e disabilità in Afghanistan

In questi anni si è cercato di migliorare le politiche del Paese a sostegno della disabilità con importanti innovazioni normative:

– l’approvazione della Costituzione nel 2004, che ne promuove l’integrazione sociale e proibisce le discriminazioni;

– la ratifica della Convenzione ONU  sui diritti delle persone con disabilità e del Protocollo opzionale nel 2012; e

– l’approvazione della Law on rights and privileges of persons with disabilities nel 2013, che stabilisce anche quote di riserva (3%) per la loro inclusione lavorativa.

Purtroppo però gli obiettivi previsti non sono mai stati raggiunti – complici anche povertà, violenza e l’illegalità cronica diffuse nel Paese.

 

3. Le donne con disabilità in Aghanistan

Una condizione di particolare fragilità e discriminazione è ovviamente quella delle donne con disabilità, che in Afghanistan incontrano ingenti barriere e discriminazioni, oltre che violenza come evidenzia anche un rapporto recente della Human Rights Watch.

Dalle interviste che hanno condotte con le donne con disabilità afghane, emerge il senso di isolamento sociale, l’umiliazione pubblica a cui sono sottoposte e il limitato accesso agli spazi pubblici e ai trasporti, calati in un  contesto sociale  in cui la discriminazione  e la violenza di genere sono predominanti  e le ragazze  con disabilità  spesso vivono  segregate in casa.

Una sezione del rapporto è dedicata al tema delle molestie nei confronti delle donne con disabilità, che sono molto diffuse in Afghanistan a causa della scarsa applicazione della la legge sull’eliminazione della violenza nei confronti delle donne e che costituiscono un grave problema in quanto si lega allo stigma della disabilità, che impedisce alle donne di parlare  pubblicamente

di questo tema  e di conseguenza  di denunciare casi di abusi.

Qui le parole di Patricia Gossman, direttrice aggiunta per l’Asia dell’Osservatorio per i Diritti Umani H.R.W:

Tutti gli afghani disabili devono fronteggiare il marchio e le discriminazioni nell’ottenere servizi governativi, ma le donne e le ragazze sono le vittime “invisibili” di questo abuso”

 

4. E ORA? … CHE SUCCEDERA’???

Non sappiamo come questa situazione si potrà sviluppare ora che i Talebani riprendono potere.

Una cosa intanto è certa: ieri alla delegazione Paralimpica Afghana è stato impedito di partire per partecipare ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.

Una vera regressione, considerando anche il grande lavoro fatto in questi anni per sviluppare lo sport paralimpico nel paese anche per le donne.

 

 

5. Come posso supportare le persone con disabilità ora in Afghanistan?

QUI QUALCHE ENTE DA SUPPORARE IN QUESTO MOMENTO:

–  Fondazione Pangea Onlus

–  Associazione Nove Onlus

–  Human Rights Watch

–  CISDA (COORDINAMENTO ITALIANO SOSTEGNO DONNE AFGHANE)

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